Attendevo proprio questo…

25.4.06 – Secondo Anna Finocchiaro, senatrice Ds, è "sbagliato politicamente e anche strategicamente ricordare le vicissitudini processuali" di Andreotti "come invece fa Marco Travaglio sull'Unità". Ci sono infatti "ben altri argomenti a suo sfavore: per esempio l'età". Dunque non è il caso di "perdere tempo a discutere delle sue vicissitudini giudiziarie". La nota stratega dev'essere molto distratta, dunque mi permetto di ricordarle che quelle di Andreotti non sono "vicissitudini processuali" o "giudiziarie": c'è una sentenza definitiva della Cassazione che lo dichiara mafioso fino al 1980 (prescrizione del reato "commesso"). Ora, visto che l'ex mafioso, peraltro non pentito, rischia di diventare presidente del Senato, non mi pare che ricordare quella sentenza sia una "perdita di tempo". Liberissima la Finocchiaro di pensare il contrario. E di ritenere Andreotti inidoneo a Palazzo Madama non perchè era mafioso, ma perchè è anziano. La regola di una certa Dc era "meglio mafiosi che rossi". La regola della Finocchiaro è "meglio mafiosi che vecchi". Spiace per Bernardo Provenzano, fuori concorso per raggiunti limiti di età. Ma c'è speranza per il più giovane Matteo Messina Denaro: inutile perder tempo a ricordare le sue vicissitudini giudiziarie, quel che conta è l'età. Ecco: se qualche inguaribile giustizialista s'indigna per la candidatura di Andreotti a Palazzo Madama, conservi un po' di sdegno per la candidatura della Finocchiaro a ministro della Giustizia.

Fonte: MarcoTravaglio.it

A volte penso che è meglio non mettersi contro determinate persone, soprattutto se si dicono cose poco, anzi, per niente sensate

~ by fruitmako on 27 April, 2006.

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